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Annibale
Annibale Barca fu un generale cartaginese che combatté contro Roma nella Seconda Guerra Punica. Fu considerato dai romani il loro più grande nemico storico. Annibale, partito dalla Spagna con l’obiettivo di invadere l’Italia, riuscì ad attraversare Pirenei e Alpi insieme con i suoi famosi elefanti da guerra.
Dopo la schiacciante vittoria cartaginese a Canne (216 a.C.), Capua, città troppo fiera per essere sottomessa ai romani, prese una cruciale decisione strategica e si alleò con Annibale, aprendo volontariamente le porte della città. Alla base della rottura dell’alleanza con Roma forse il rifiuto romano alla richiesta da parte dei Capuani che almeno uno dei due consoli fosse sempre di Capua oppure la possibilità di diventare la potenza egemone in Italia in caso di una vittoria cartaginese.
Annibale pose l’accampamento invernale nella città e questo periodo venne definito come gli “Ozi di Capua“: lo storico Tito Livio suggerisce che le sue truppe vennero indebolite e demoralizzate dalla ricchezza del tenore di vita capuano, causa poi della sconfitta finale.
I Romani tentarono più volte di assediare Capua, ma si ritiravano appena Annibale correva in suo soccorso. Nel 211 a.C., il generale cartaginese cercò di attirare i Romani in campo aperto marciando sulla stessa Roma mentre questi assediavano nuovamente Capua. I consoli, ben conoscendo l’inespugnabilità delle proprie mura e la mancanza di materiale d’assedio tra i cartaginesi, decisero di continuarono l’assedio e dopo molti mesi presero Capua per fame.
La vendetta romana fu durissima: la maggior parte dei senatori capuani si uccise prima della caduta della città, gli altri 53 furono giustiziati dopo aver pagato 2070 libbre d’oro e 31200 libbre d’argento. I cittadini capuani furono privati di ogni diritto politico, la magistratura fu abolita, la città governata per almeno dieci anni da un prefetto militare. Gran parte del territorio fu espropriato e furono fondate nuove colonie, tra cui quella di Volturnum (odierna Castel Volturno) per impedire l’accesso al mare.
La dura sconfitta militare e la fine delle ambizioni politiche non significarono, però, il declino. Capua, libera dal peso delle guerre, ritornò più ricca e prospera che in passato, tanto da essere poi definita da Cicerone come “Altera Roma“, l’unica città insieme alla stessa Roma, Corinto e Cartagine a essere in grado di sostenere un impero.